La quantità di automobili che circolano nelle nostre città, le abitudini sedentarie che privilegiano gli spostamenti in macchina, la crescente richiesta di parcheggi e velocità, stanno inesorabilmente riducendo gli spazi urbani dedicati alle persone. Diminuiscono gli spazi e la sicurezza, peggiora la salute e la qualità dell’aria.
Sono queste le città che vogliamo?
La mobilità in bicicletta è uno dei fattori chiave del possibile cambiamento. Serve però un cambiamento nella visione, nella pianificazione e nella progettazione. Una troppo diffusa propensione a considerare le infrastrutture ciclabili come “infrastrutture di serie B”, fa sì che le infrastrutture stesse siano spesso soggette a errori di valutazione, di progettazione e realizzazione tali da comprometterne, talvolta in modo anche significativo, le potenzialità.
La scelta dei percorsi e delle infrastrutture più adatti alla mobilità ciclistica, tenendo in debita considerazione anche le esigenze delle persone a piedi, deve essere pianificata e ponderata. Ma non è più rimandabile.
Per approfondire, segnaliamo:
– un documento di indirizzo sul tema delle infrastrutture ciclabili realizzato dal Coordinamento FIAB del FVG;
– un interessante articolo di Jacopo Rothenaisler, referente per la sezione FIAB di Muggia;
– le Linee guida regionali per la redazione di Biciplan.